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DAVID BOWIE

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Diamond Dogs è un concept album di David Bowie, pubblicato dalla RCA nel 1974. Il tema del concept album era la fusione tra il racconto 1984 di George Orwell e la visione glam di un mondo post apocalittico nel tipico stile del cantante. Bowie voleva organizzare una produzione teatrale basata sul libro di Orwell e cominciò a comporne le musiche dopo aver completato le sessioni di registrazione per il suo album Pin-Ups del 1973, ma i possessori dei diritti dell'opera letteraria gli negarono i diritti. Le canzoni finirono nella seconda metà dell'album Diamond Dogs nonostante siano stati mantenuti i riferimenti a 1984 come risulta evidente dai titoli.
Sebbene l'album fosse stato registrato e pubblicato ben dopo Ziggy Stardust a metà del 1973, e sebbene il personaggio principale fosse originale (Halloween Jack, "un gatto molto cool" che vive nella decadente "Hunger City"), molti commentatori considerano lo spirito di Ziggy come ancora molto presente in Diamond Dogs, notando in particolare il taglio di capelli di Bowie sulla copertina e il taglio glam-trash del primo singolo Rebel Rebel. È stata identificata in alcune canzoni, come successe per l'album Aladdin Sane, l'influenza dei Rolling Stones, soprattutto nella canzone di testa Diamond Dogs. Tuttavia sembra che Bowie avesse evoluto il suo stile rispetto ai suoi primi lavori con una vena epica nella ballata Sweet Thing / Candidate / Sweet Thing (reprise), mentre Rock 'N' Roll With Me e il tema ispirato a Shaft in 1984 si dimostrarono una anticipazione del futuro periodo plastic soul del cantante. L'album originale si concludeva con un verso, "Bruh-bruh!", una storpiatura di Big Brother, ripetuto insistentemente.
Diamond Dogs fu il primo album dal 1969 a non comprendere nessuno degli Spiders from Mars, la band che accompagnava Bowie resa famosa in The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars. Invece il ruolo di bassista fu affidato a Herbie Flowers, mentre le percussioni vennero divise tra Aynsley Dunbar e Tony Newman. Con una mossa che sorprese molti critici, Bowie attribuì a sé stesso il ruolo di primo chitarrista che era di Mick Ronson, tranne che in 1984. L'album fu una pietra miliare nella carriera di Bowie, perché lo spinse alla riunione con Tony Visconti, che avrebbe coprodotto quasi tutti i suoi lavori per il resto della decade.
Benché Diamond Dogs abbia conquistato la prima posizione nel Regno Unito e la quinta negli Stati Uniti, è stato criticato per i suoni duri e il tema pretenzioso. Tuttavia allo stile brusco di Bowie con la chitarra e alle visioni di caos urbano, bambini disperati e amori nichilistici (We'll buy some drugs and watch a band / And jump in the river holding hands: "compreremo delle droghe e guarderemo una banda/ e salteremo nel fiume tenendoci le mani") furono anche attribuite importanti influenze che condizionarono la rivoluzione punk dei seguenti anni.
L'immagine di copertina mostra un inquietante Bowie mezzo-cane dipinto da Guy Peellaert. È stata molto contestata perché nella versione completa mostrava chiaramente i genitali ibridi della creatura. Il dipinto fu corretto ad aerografo per la copertina dell'album, mentre una seconda copertina mostrante il cantante in sombrero che regge un cane rabbioso fu scartata: entrambe però furono incluse nelle riedizioni targate Rykodisc/EMI.
Bowie suonò molte delle canzoni dell'album nel suo tour statunitense del 1974 US (David Live) e alcune nel seguente tour Station to Station del 1976, ma solo Rebel Rebel è stata mantenuta nei seguenti concerti.

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